Il nucleare nella politica energetica tedesca

In questi giorni la Germania, per voce della sua cancelliera Angela Merkel, ha espresso la sua intenzione di abbandonare la strada dell'energia nucleare e puntare con decisione su fonti di energie alternative, in particolar modo le rinnovabili. All'indomani del disastro di Fukushima si era già ipotizzata un'idea del genere, con lo stop di otto centrali da tenere sotto controllo, ed era stata istituita una commissione etica che studiasse una possibile exit strategy della Germania dal nucleare. A quanto pare, per quanto difficile, non sarebbe una strada impossibile e questo ha fatto rompere gli indugi al governo tedesco: con l'appoggio anche dell'opposizione, Angela Merkel ha annunciato una road map che porterà allo spegnimento dell'ultima centrale nucleare tedesca entro il 2022.

La Germania non è proprio l'ultimo paesello del pianeta e il passaggio del 22,5% dell'energia prodotta dalla fonte nucleare ad altro in un decennio è un obiettivo ambizioso anche per una grande potenza mondiale. Le possibili strade percorribili per realizzarlo sono tutte esplorate e analizzate dal report della commissione etica: vale la pena dargli un'occhiata, visto anche che il prossimo referendum italiano è stato appena confermato.

Per chi non mastica il tedesco come me, ho confezionato grazie a Google Translate una versione in italiano, che non sarà correttissima, ma fa capire il senso del discorso.