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venerdì 3 giugno 2011

L'Escherichia Coli sconosciuto si cerca sul Web

Google ha dimostrato da qualche anno che l'analisi dei trends di ricerca sul proprio motore può essere una buona stima degli eventi reali, per esempio nel caso di epidemie influenzali. Lo strumento usato è Google Statistiche di Ricerca, che come al solito è liberamente fruibile. Il funzionamento è un po' complicato, soprattutto per quanto riguarda la normalizzazione dei dati, ma grazie alle potenti interfacce che l'azienda mette a disposizione i risultati sono chiarissimi. Ecco qualche esempio che riguarda l'attuale emergenza dell'Escherichia Coli mutante.

Le statistiche di ricerca della parola coli in Germania negli ultimi 30 giorni evidenziano un primo picco il 22 maggio, poi una crescita continua dal 28 al 1° giugno (l'ultimo giorno disponibile). Un andamento curioso, perché l'OMS ha dato la notizia dell'aumento anomalo di casi di sindrome emolitico uremica in Germania solo il 27: evidentemente in Germania se ne stava già parlando una settimana prima che la notizia diventasse di interesse internazionale. Infatti il dominio tedesco di Google News evidenzia come il numero di articoli recanti la parola coli tra il 1° e il 24 maggio è esploso il 23 (guardate le date degli ultimi tre risultati). Ecco il grafico.


Google è in grado di individuare le regione tedesche da cui provengono le ricerche, quindi ecco un'efficace mappa della Germania in cui si evidenzia una maggiore preoccupazione da parte degli abitanti della Baden-Württemberg, mentre la Germania dell'Est si sente sostanzialmente immune dal contagio.

Regioni della Germania che hanno cercato di più la parola coli su Google Search.
Purtroppo non è possibile embeddare la mappa, quindi bisogna accontentarsi di uno screenshot.
Se si allarga il territorio di analisi a tutto il mondo, il picco delle ricerche di coli si ha subito dopo l'annuncio dell'OMS del 27 maggio.


L'Italia è il paese che più di tutti ha cercato informazioni sull'epidemia su Internet, come dimostra questa mappa e la relativa classifica.

Paesi che hanno cercato di più la parola coli su Google Search.
In questo caso ho rimaneggiato un po' lo screenshot per avere un'immagine verticale.
Questa semplice analisi appena abbozzata è nulla in confronto a quanto vuole fare Google Trend Influenzali, che applica complessi modelli di contagio ai dati di ricerca per stimare l'attività influenzale, quindi con intenti di previsione e pre-allarme. La potenza di strumenti come Google Statistiche di Ricerca sta però nella loro estrema semplicità d'uso: in pochi click è possibile ricavare informazioni utili, per esempio riguardo la tempistica del mondo dell'informazione per questo evento. Come sempre però non si ha alcun controllo sui dati grezzi e si ha solo una limitata consapevolezza del pre-trattamento di questi dati da parte di Google. Insomma, giochiamoci pure, ma prendiamo sempre questi risultati con le molle.
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