Blog momentaneamente fermo, riprenderò le pubblicazioni quando la mia vita sarà meno frenetica... :D

lunedì 8 agosto 2011

La storia dell'agricoltura partendo dal Big Bang

Poco fa mi sono allungato sul divano in attesa del caffè e ho preso distrattamente un libro dalla libreria del marito di mia cognata: "L'agricoltura nella Storia: origini, preistoria, tempo antico" di Rosa Critelli, Ursini Edizioni (2006). Scorro l'indice e mi incuriosisce il fatto che inizi con la nascita dell'Universo. Mi stupisce ancor di più il fatto che il capitolo "Origini" abbia delle sezioni ordinate in questo modo: "Il Sole", "L'Universo", "La Terra". Una veloce lettura dell'introduzione mi chiarisce la natura e lo scopo del libro: si tratta di un'iniziativa della Confederazione Italiana Agricoltori della Calabria rivolta agli studenti delle scuole elementari.

"Iniziativa lodevole", penso io, e mentre la macchinetta borbotta leggo le prime righe del capitolo sulle "Origini"... argh! Ecco come è tratteggiata la nascita dell'Universo, il famoso Big Bang:

I cosmologi ritengono che l'Universo sia nato, circa quindici miliardi di anni fa da una grande esplosione, il "BIG BANG", partita da un punto piccolo, caldo e denso. Era una nebulosa che, giunta all'esaurimento del suo combustibile nucleare, esplose.
Sigh! D'accordo che spiegare il Big Bang a un bimbo delle elementari non è banale, ma confondere in tre righe il meccanismo di formazione dell'universo, delle stelle e delle supernovae...

L'agricoltura nella Storia, Ursini Edizioni (2006), pag. 20.
E il fatto che nell'indice il Sole nasca prima dell'Universo? Beh, si capisce che è un problema di nomi: sostituendo Universo con Sistema Solare le cose vanno grosso modo a posto. Alla faccia dell'eliocentrismo!

L'agricoltura nella Storia, Ursini Edizioni (2006), pag. 21.
La storia, anzi, la Storia, va avanti, ma vi risparmio la pagina dedicata alla nascita della vita... l'ultima mia perplessità è il fatto di dare tranquillamente per scontato il concetto di atomo: "[...] la reazione tra le sostanze chimiche ne provocò l'origine di altre più complesse, gli aminoacidi, ognuno composto da una trentina di atomi". Mentre non mi ha stupito affatto (sic!) l'evidente e totale assenza di un correttore di bozze: non c'è un paragrafo (come anche le mie citazioni mostrano) che non abbia gravi errori di italiano o tipografici. Forza che i comunicatori della scienza ci sono, usateli!

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