Blog momentaneamente fermo, riprenderò le pubblicazioni quando la mia vita sarà meno frenetica... :D

mercoledì 13 luglio 2011

Un’ape e un architetto si incontrano dopo 35 anni...

Non si tratta dell'incipit di una di quelle favole à la Fedro, bensì del titolo di un famoso (se non famigerato) saggio degli anni '70 interamente dedicato al rapporto che intercorre tra scienza e società, a partire da una base filosofica profondamente marxista. Il sottotitolo non lascia adito a dubbi: paradigmi scientifici e materialismo storico. Gli autori originari de L'ape e l'architetto non sono proprio gli ultimi arrivati (né lo erano all'epoca): Giovanni Ciccotti, Marcello Cini, Michelangelo de Maria, Giovanni Jona-Lasinio, tutti fisici di alto livello ben noti nella comunità scientifica per i loro importanti contributi soprattutto in fisica teorica, meccanica statistica, fisica della materia, storia ed epistemologia della scienza. La prima (e unica) edizione è apparsa nel 1976 per la Feltrinelli e dopo esattamente trentacinque anni la FrancoAngeli Edizioni ne ripropone una nuova, corredata da ben sette saggi di varie firme: oltre agli autori, Arianna Borrelli, Marco Lippi, Dario Narducci, Giorgio Parisi. Il libro non è ancora uscito, ma mi è arrivato oggi in anteprima per l'interessamento di Giovanni Ciccotti, mio docente ai tempi dell'università.

Copertina dell'edizione
originale per Feltrinelli.
Personalmente ho sentito molto parlare di questo saggio, ma non ho mai avuto occasione di leggerlo, anche perché di non facilissima reperibilità (fino a oggi). La collana che ne ospita questa riedizione si chiama Chimere ed è un'iniziativa della FrancoAngeli con l'Università di Milano Bicocca, la prefazione dello stesso Dario Narducci inizia così: "nel loro saggio a commento dell'opera, Ciccotti e de Maria definiscono l'Ape e l'Architetto un libro impossibile da leggere".
In effetti non si tratta di un unico saggio perfettamente organico, ma di una raccolta ragionata di riflessioni dei quattro autori sulla natura della scienza e in particolar modo sulla sua non-neutralità in rapporto al periodo storico in cui nasce e si sviluppa. Riflessioni maturate in un contesto storico e sociale caratterizzato dall'ideologia della divisione del mondo in due blocchi, dalla forte presenza del PCI in Italia, dalle lotte teoriche intestine nella sinistra italiana. Un libro che va quindi contestualizzato se si vuole comprenderlo, che contiene sicuramente posizioni e idee datate oppure oggi scontate, ma che probabilmente vale la pena prendere in mano per ragionare su temi importanti per la scienza e per la società contemporanee.
In attesa dell'uscita in libreria, qui si può intanto leggere la quarta di copertina dell'edizione originale. Per quanto mi riguarda sono proprio curioso di affrontare questa sfida...
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